La diretta dal consiglio regionale con il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche di Solinas
CAGLIARI. La squadra di Christian Solinas è al completo: all'assessorato all'Industria è stata nominata Anita Pili, rappresentante del partito Sardegna 20Venti di Stefano Tunis. Oltre alla Pili, sindaco di 37 anni di Siamaggiore, la squadra di governo di Solinas è formata da Valeria Satta agli Affari generali; Quirico Sanna (Psd'Az) all'Urbanistica; Gabriella Murgia (indicata ) all'Agricoltura; Roberto Frongia (Riformatori) ai Lavori pubblici; Andrea Biancareddu (Udc) alla Cultura; Giorgio Todde (Lega) ai Trasporti; Alessandra Zedda (Forza Italia) al Lavoro; Mario Nieddu della Lega alla Sanità; Giuseppe Fasolino (Forza Italia) alla Programmazione; Gianni Lampis di Fratelli d'Italia all'Ambiente, e Gianni Chessa del Psd'Az al Turismo.
Il giuramento dei nuovi assessori ha poi lasciato spazio a un lungo dibattito sulle dichiarazioni programmatiche esposte nell'ultima seduta dal presidente Solinas. Pieno appoggio al governatore dalla maggioranza, che ha puntato il dito contro il "disastro lasciato dal centrosinistra", e dall'altra parte, un'opposizione pronta "a vigilare" e critica su alcuni propositi "vaghi" esposti dal governatore. "Non si imbarchi nella revisione dello statuto di autonomia, che ritiene erroneamente obsoleto", avverte nel primo intervento Roberto Deriu (Pd). E continua: "Nessuno di noi fa il tifo per il suo insuccesso presidente, ma a noi compete franchezza". Critiche anche dai Cinquestelle, con il consigliere Michele Ciusa: "Solinas ha detto che il tempo per costruire la Giunta era necessario per garantire qualità, ma vedo invece che era solo una questione di soddisfare i partiti. Sarà loro ostaggio anche dopo?".
Agli interventi dell'opposizione (in particolare del centrosinistra) ha però risposto con un duro attacco Stefano Tunis (Sardegna20Venti)i: "Osate accusare questa giunta di non compiere le azioni dovute, ma avete idea di cosa occorre per ripartire dalle macerie? Dovreste avere prudenza nel giudicare". Sulla stessa linea il più giovane del consiglio, il leghista Andrea Piras, 28 anni, che ha ribadito: "Abbiamo ereditato una drammatica situazione dal centrosinistra, soprattutto per la mia generazione. I giovani sono state le vere vittime della vecchia maggioranza".