BRUXELLES. L'Austria ha un piano per bloccare l'esondazione dei migranti oltre le Alpi: fermare i traghettamenti verso la Penisola con un confinamento nelle isole. Sardegna compresa, quindi: qui sbarcano gli algerini sulla rotta diretta. Ma non solo. Non si tratta di un'indiscrezione, ma di una proposta del ministro degli Esteri di Vienna, Sebastian Kurtz, avanzata durante un summit con i colleghi dell'Unione europea a Bruxelles. Insomma: è la linea ufficiale del governo austriaco per affrontare le migrazioni ed evitare quella che considera un'invasione oltre il Brennero. "Dobbiamo smettere", ha aggiunto Kurtz, "di traghettare i migranti illegali dalle isole alla terraferma: più velocemente lo facciamo, più velocemente si mettono in viaggio verso l'Austria o la Germania. Quindi dobbiamo fare molti passi per chiudere la rotta del Mediterraneo".
Fährverkehr f illegale Migranten von Inseln auf italienisches Festland muss eingestellt & #Mittelmeer-IT-Route geschlossen werden. 2/2 pic.twitter.com/lqFB49oJRT
— Sebastian Kurz (@sebastiankurz) 17 luglio 2017
"La proposta del ministro austriaco è folle e ignobile”. La presa di posizione arriva da Ugo Cappellacci, coordinatore di Forza Italia Sardegna. “Purtroppo – prosegue l’esponente azzurro - questa proposta è già una realtà, vista la massa di persone che in questi anni è stata dirottata anche verso la Sardegna. Ora che questo disegno folle viene sfacciatamente reso esplicito, occorre una risposta forte, decisa, con il blocco dei porti e degli sbarchi. La Sardegna non può diventare il terminal degli sbarchi dove dirottare decine di migliaia di persone dirette verso altre mete europee. È assurdo - prosegue l’esponente azzurro - che la Regione non batta ciglio di fronte ad una politica folle e pericolosa per le nostre comunità. Ribadiamo quello che sosteniamo ormai da anni: stop agli sbarchi, no ad un’immigrazione senza criteri e senza controlli che non ha più nulla a che fare con l’accoglienza umanitaria e che è diventata ormai un business ed una politica cinica e nemica delle nostre comunità”.