CAGLIARI. L'Arpas ha trovato una nuova casa da 20 milioni di euro. Ma il trasferimento, per ora, è fermo: la lettera con la quale il nuovo presidente della Regione Christian Solinas blocca tutte le attività al di fuori dell'ordinaria amministrazione di tutti gli enti ha congelato anche l'acquisto dell'immobile di via San Paolo, di proprietà della Tepor, che era stato individuato alla fine di una lunga procedura che aveva visto una forte accelerazione negli ultimi mesi. Un'operazione che comprende anche la cessione, come permuta a coprire parte del prezzo, di un immobile regionale inutilizzato: potrebbe trattarsi del vecchio alloggio del comandante dell'Aeronautica di via Cagna, un gioiellino nel cuore di un'area verde che vale, sulla carta, oltre 4 milioni di euro.
La sede dell'Arpas di via Contivecchi non è a norma. E si sa da almeno tre anni. Tanto che nel 2017 viene avviata una indagine di mercato per cercare un immobile adatto ad ospitare i dipendenti di Cagliari. Come tutte le procedure di un certo valore economico però anche quella avviata dal direttore generale Alessandro Sanna incontra difficoltà burocratiche. Si registra un nulla di fatto. Anche perché una prima proposta della Tepor, società immobiliare con sede in a via Mercalli, prevedeva anche l'offerta di un immobile che non era ritenuto utile.
A gennaio l'accelerata: nuova indagine di mercato e nuova offerta della Tepor, che mette a disposizione un edificio accanto a quello già venduto negli anni scorsi all'Arst, dopo che a lungo la Regione ha pagato 3100 euro di affitto al giorno.
All'Arpas a febbraio vengono aperte le buste. E il 15 marzo viene accettata la proposta di un immobile in via San Paolo per un prezzo di 19 milioni e 950 mila euro. Con la clausola che i proprietari si rendono disponibili a ricevere un terzo del prezzo, il 33 per cento, accettando un immobile di pari valore di proprietà della Regione. In ballo, tra gli altri, ci sono l'ex assessorato al Lavoro di via 28 febbraio (valore stimato 9 milioni), un albergo ad Alghero da 2,5 milioni, il complesso dell'ex carcere di Giorgino (che varrebbe poco più di due milioni) e l'ex villa del comandante dell'Aeronatica, davanti all'ex deposito di Monte Urpinu. Sarebbe questo il bene che la Tepor potrebbe accettare come contropartita per un terzo del costo totale dell'operazione.
Ma adesso è tutto fermo, per due motivi. Il primo: i vertici di Arpas hanno chiesto i soldi alla Regione e la risposta non è ancora arrivata. Ma, soprattutto, il neo presidente Solinas ha bloccato tutte le operazioni di straordinaria amministrazione. Compreso l'acquisto milionario della nuova sede dell'Arpas.