CAGLIARI. Le cordate preelettorali nel Movimento 5 Stelle non sono ammesse. Sono considerate violazioni del codice etico, che impedisce accordi sottobanco finalizzati indirizzare il voto degli attivisti in vista della designazione dei candidati alle competizioni elettorali.
Le prossime sono le Europee e, come ormai consuetudine, in Sardegna si registrano i mal di pancia tra gli iscritti ai vari meetup che poi, con la loro preferenza, sceglieranno su Rousseau i nomi degli aspiranti eurodeputati. Le chat (Messenger, ma non solo) sono state invase da un'indicazione di voto: "Per le Europee sosteniamo compatti Ignazio Corrao e la donna Daria Derriu. Mi raccomando", questo il testo, "per le altre preferenze ci sono Donato Forcillo, Davide Chitti e Giovanna Pianta. Forza, avanti e organizzati". Un appello che sembra un po' lontano da quella democrazia liquida e dal basso che dovrebbe contraddistinguere il Movimento, pur con tutti i suoi cambiamenti.
Non è stato individuato il mittente originario del messaggio. Ma, si sa, in Sardegna al M5s si contesta di essere spaccato in fazioni e di avere una sorta di "direttorio" non riconosciuto. Così c'è chi invita a segnalare il messaggio ai probiviri: succede sulla pagina "Amici di Beppe Grillo in Sardegna", dove viene richiamato l'articolo del codice etico che "l'incriminerebbe" chi ha proposto la cordata.
Europee, spunta la "cordata" dei candidati: polemiche M5S in Sardegna
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