CAGLIARI. "Non potevamo immaginare la tragedia che si stava consumando" e "i cori offensivi sono all'ordine del giorno". Comunque è inaccettabile "il falso moralismo" anche se "la mortificazione che proviamo per il malinteso creatosi è enorme". A poco meno di 48 ore dai tragici fatti della Sardegna Arena, arrivano le scuse della Curva Fiesole, il cuore del tifo della Fiorentina, per quei cori beceri cori ("Devi morire") piovuti dalle tribune occupate dai supporter ospiti mentre un tifoso del Cagliari, Daniele Atzori, veniva soccorso, purtroppo inutilmente, dopo un grave malore sugli spalti (QUI).
Ecco il comunicato rilanciato dai social sulla pagina "Fuori dal coro"
"Ci troviamo a scrivere queste righe, dopo il tragico fatto della scomparsa del tifoso sardo durante Cagliari-Fiorentina, assumendoci le nostre responsabilità come sempre. Nessuno di noi poteva lontanamente immaginare la tragedia che si stava consumando in quei momenti, chiunque abbia messo piede in uno stadio capirà perfettamente il contesto e la dinamica dei fatti. Sul coro che è stato cantato dal settore ospiti: da quando sono nate le tifoserie, i cori offensivi, anche pesanti, sono stati e sono tutt'ora all'ordine del giorno, il falso moralismo di chi oggi si scopre 'buon samaritano' è inaccettabile. Quello che fa la differenza, nel contesto di Venerdì sera, rispetto a centinaia di altre situazioni simili, è che un tifoso ha perso tragicamente la vita. Se solo ci fosse stato il minimo sentore di un epilogo drammatico del genere, i tifosi viola presenti avrebbero fatto silenzio. A chi dice che il settore ospiti ha consapevolmente offeso un uomo che stava perdendo la vita, francamente non sentiamo la necessità di rispondere. La mortificazione che proviamo per il malinteso creatosi è enorme, ma comunque non paragonabile a ciò che in questo momento stanno passando le persone vicine a Daniele.
CURVA FIESOLE"