CAGLIARI. Il presidente del consorzio del pecorino romano Dop, Salvatore Palitta, ha dato le dimissioni. Non un accoglimento della richiesta dei pastori ma una decisione "assunta in coerenza con il mandato ricevuto dal Cda: il mio mandato sarebbe scaduto il 22 febbraio", spiega su Facebook. Dove, consapevole di essere stato chiamato in causa tra i responsabili della crisi del prezzo del latte, si scaglia contro "la grande distribuzione, il suo strapotere con le aste al ribasso".
"Ora che si è dimesso il presidente del Consorzio, gli industriali colgano la nuova offerta dei pastori per garantire un prezzo del latte iniziale adeguato ai costi di produzione con una clausola che assicuri di raggiungere l'obiettivo di un euro in tempi certi". È quanto afferma la Coldiretti in una nota: "Serve un atto di responsabilità degli industriali che sono i diretti beneficiari delle consistenti misure di sostegno per 49 milioni di euro messe in campo da Governo e Regione, senza dimenticare le aperture delle catene distributive che si sono impegnate a riconoscere ai fornitori un valore, all'acquisto del pecorino, in grado di assicurare agli allevatori il prezzo di 1 euro al litro ed anche a realizzare campagne promozionali".
Il Consorzio è finito al centro di un'istruttoria dell'Antitrust che indaga su presunte distorsioni del mercato del latte e del pecorino in Sardegna (qui la notizia)