Le firme sulla proposta di legge: molte non sarebbero state messe dagli onorevoli che compaiono nell'elenco
CAGLIARI. Due fronti d'attacco. Uno: l'affondo dei Movimento 5 Stelle ai vitalizi scagliato dal capo politico Luigi Di Maio, che ha preso di mira l'ex presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo considerata il simbolo della casta (qui la notizia). E l'altro la proposta di legge bipartisan (con numerose anomalie, qui la notizia) con la quale i consiglieri regionali della Sardegna stanno cercando di finanziari la pensione stanziando 6 milioni di euro alla fine della legislatura. I grillini sardi ci inzuppano il biscotto e per lunedì hanno convocato un'assemblea sotto il palazzo di via Roma: ci saranno i parlamentari del Movimento, che iniziano la campagna elettorale verso le regionali anche se ancora manca un candidato, dopo la rinuncia di Mario Puddu, condannato a un anno per abuso d'ufficio.
La deputata Emanuela Corda, che lancia l'iniziativa cagliaritana parla di "scandalo": "Perché scandalo è che ogni anno la nostra Regione spenda 17 milioni per pagare la pensione a 312 ex onorevoli che hanno lavorato una manciata d’anni e che percepiscono mediamente 4500 mila euro ognuno, risultando i più pagati d’Italia dopo la Sicilia. Com'è uno scandalo che qualche settimana fa i consiglieri regionali abbiano chiesto quasi all’unisono di approvare una proposta di legge che prevede di versare in una sola tranche sei milioni di euro di pensione integrativa. Il tutto", prosegue la Corda, " appare amorale e sprovveduto, considerando che i sardi a fatica cercano di far quadrare i conti in famiglia, mandano avanti le proprie attività con grande difficoltà, e vedono tagliati servizi essenziali in nome di un risparmio che davanti a questi fatti perde tutto il suo senso. La Sardegna merita politici che pensino realmente al bene dell’Isola, non alle proprie tasche".