Il servizio realizzato il giorno dell'inaugurazione del nuovo sistema di pagamento della sosta a Elmas
CAGLIARI. Il nuovo sistema dei parcheggi dell’aeroporto di Elmas, con i suoi disagi, arriva anche in consiglio regionale. Il sardista Nanni Lancioni ha presentato un’interrogazione per chiedere all’assessore ai Trasporti se le autorizzazioni richieste e approvate siano state valutate dalla Regione e quindi quali benefici si possono avere dalle nuovi installazioni al Mario Mameli.
Il consigliere regionale Psd'Az Nanni Lancioni
Secondo Lancioni “provocano disagi e malumori tra gli utenti”. E in riferimento al fatto che il nuovo sistema è stato pensato anche per evitare che si intasassero spazi e aree dell’aeroporto, Lancioni precisa che “i cosiddetti furbetti trovano ulteriori modi per evitare elargizioni che hanno poco a che fare con la sicurezza, con la razionalizzazione degli spazi in favore degli utenti che, adesso sì, saranno molto soddisfatti di pagare decorsi i 10 minuti di sosta gratuita per carico e scarico dei passeggeri, somme che prima erano impensabili”. Tra le richieste del consigliere del Psd’az anche quella di conoscere a quanto ammontano i costi per l’acquisizione di tutte le barriere installate: “Appare evidente che l’effetto sperato era quello di fare cassa con gli stalli, non sembra un buon biglietto da visita per i turisti”.
Di seguito il testo dell'interrogazione.
Con la presente si chiede di conoscere dal competente Assessore dei trasporti il grado di conoscenza e di eventuale approvazione del nuovo sistema di accesso o, per meglio dire, di isolamento e inaccessibilità dell’aeroporto di Cagliari determinato dalle nuove barriere installate per regolamentare gli accessi.
In particolare, si chiede se le autorizzazioni richieste ed approvate siano state valutate dalla Regione e se il rappresentante della Regione nel consiglio di amministrazione abbia relazionato in merito a tale progetto e agli eventuali benefici attesi da tali nuove installazioni.
Se dalla relazione siano emersi i reali costi e benefici dato che dai primi risultati visibili ad occhio nudo le code che si formano comportano il pagamento essendo trascorso il tempo libero restando incolonnati ed imponendo all’autista di andare ad effettuare un pagamento per obliterare ed uscire ed imponendo ad altri utenti di uscire, provocando così un effetto domino con non pochi intralci e malumori degli utenti.
Questo in risposta alla voce di chi era soddisfatto dell’iniziativa, che avrebbe consentito ai soliti furbetti di intasare aree e spazi nello stesso aeroporto, dimenticando che i cosiddetti furbetti trovano ulteriori modi per evitare elargizioni che hanno poco a che fare con la sicurezza, con la razionalizzazione degli stessi spazi in favore degli utenti che – adesso sì – saranno molto soddisfatti di pagare una volta decorsi 10 minuti di sosta gratuita per carico e scarico dei passeggeri, somma che prima era impensabile pagare.
Appare evidente che l’effetto sperato era quello di fare cassa con gli stalli, ma l’aeroporto di Cagliari non è quello che ha il maggior costo per l’utente per i diritti aeroportuali? Sarebbe in ogni caso utile conoscere a quanto ammontano i costi per l’acquisizione di tutte le barriere installate che fanno dello scalo di Cagliari il più dotato di sbarramenti all’accesso di tutta Italia.
Si chiede pertanto di valutare a chi compete di valutare nella sua interezza tali progetti, i loro costi e gli introiti previsti e l’opportunità di un tale sistema, che non sembra offrire un buon biglietto da visita per i turisti che arrivano in Sardegna.