CAGLIARI. Protesta per dire no ai pass universitari per i migranti organizzata dai giovani della Lega stamattina sotto il palazzo del Consiglio regionale a Cagliari. Nel corso del presidio, al quale hanno partecipato tra gli altri anche il deputato e coordinatore nazionale Giovani della Lega, Andrea Crippa, e il senatore sardista Christian Solinas, è stato contestato il progetto delle università di Cagliari e Sassari e avallato dalla Regione, che permette ai richiedenti asilo di acquisire competenze specialistiche da sfruttare poi nei paesi d’origine "Le risorse, se ci sono, devono essere utilizzate prima per garantire il diritto allo studio di tutti i giovani sardi e poi per gli altri", ha detto Solinas, che è anche vicepresidente del gruppo Lega- Psd'Az al Senato. "Le famiglie sarde fanno sacrifici per pagare le tasse universitarie ai propri figli e molti giovani sardi sono costretti a lasciare l'università".
“Una protesta assurda e sconcertante - replica la Regione con l'assessore agli Affari generali Filippo Spanu - motivata dal fatto che su circa 40mila studenti che frequentano le università di Cagliari e Sassari poco più di 30 giovani rifugiati ricevano pass accademici sulla base di norme ben precise applicate dal ministero dell’Università. Il progetto Passaporto europeo per le qualifiche dei rifugiati è stato promosso dal Consiglio d’Europa e sostenuto dal Ministero dell’istruzione. La Regione, senza comunque impegnare risorse finanziarie, ha dato il suo appoggio all’iniziativa. I rifugiati che hanno i requisiti per iscriversi all’Università di Cagliari sono 12. A Sassari verranno a breve consegnati pass accademici a 20 ragazzi. Numeri esigui in proporzione al totale degli iscritti: circa 26 mila studenti a Cagliari, 12.500 a Sassari. I rifugiati con i pass accademici rientrano nella quota che il Ministero riconosce agli stranieri senza sottrarre posti o arrecare danno agli studenti sardi”.