LONDRA. Costò a Galileo Galilei un processo per eresia e un'abiura forzata delle sue teorie. È stata trovata la lettera con la quale lo studioso, nel settembre del 1613, spiegava a un amico la sua tesi sul movimento della Terra intorno al Sole, opposta alla tesi della Chiesa secondo la quale la Terra era immobile. A scoprirla nella biblioteca della Royal society di Londra, il 2 agosto, è stato lo storico della scienza italiano Salvatore Ricciardo, dell'Università di Bergamo, che l'ha studiata con Franco Giudice, della sua stessa università, e con Michele Camerota, dell'Università di Cagliari.
La notizia è stata pubblicata sul sito della rivista Nature. "Non potevo credere di avere scoperto la lettera che tutti gli studiosi di Galileo credeva irrimediabilmente perduta", ha detto Ricciardo a Nature. "È ancora più incredibile - ha aggiunto - perché la lettera non era custodita in un'oscura biblioteca, ma nella biblioteca della Royal Society". C'è anche uno studioso cagliaritano, quindi, nel team degli studiosi che ha certificato l'autenticità del documento, sul quale si attende una pubblicazione nella rivista Notes e Records: Camerota è docente di Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche dell'Università di Cagliari.
Un cagliaritano nel team che ha scoperto la lettera "eretica" di Galileo Galilei
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