CAGLIARI. "Per la Sardegna non c'è rischio di disimpegno sull'utilizzo dei fondi europei". Così il ministro per il Sud Barbara Lezzi, in vista della scadenza del 31 dicembre prossimo, ha voluto tranquillizzare tutti stamattina a Cagliari al termine di un incontro con il presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru. Sul tavolo - al quale erano seduti insieme anche gli assessori alla Programmazione Raffaele Paci, ai Trasporti Carlo Careddu, all'Industria Maria Grazia Piras e ai Lavori Pubblici Edoardo Balzarini - i temi più importanti per la Sardegna legati all'insularità e l'analisi dell'andamento della spesa dei fondi europei e del Patto per la Sardegna. La riunione rientra nel tour dell'esponente del governo nelle Regioni del Mezzogiorno, che ha già toccato Basilicata e Puglia. La Sardegna, che ha una dotazione finanziaria del Por Fesr (Fondo di sviluppo e coesione) nel settennio 2014-2020 di circa 931 milioni di euro, ne ha già impegnati intorno al 10%, unica regione tra quelle del Sud in doppia cifra. Bisognerà spendere entro l'anno 147 milioni di euro per raggiungere l'obiettivo obbligatorio.
"Sto facendo un tour nelle regioni del Meridione", ha detto Barbara Lezzi, "in alcune ci sono delle difficoltà sulla spesa, ma io non entrerò nel merito dei progetti. Siamo venuti qui per accelerare la spesa dei fondi e dare contributi sulla semplificazione". E poi, ha aggiunto il ministro rispondendo ai giornalisti sul futuro del Patto per la Sardegna, "non voglio togliere nulla: sono venuta qui per aiutare e sostenere la Regione qualora ce ne fosse bisogno. Se ci sono dei nodi per scioglierli e, dove ci sono soldi, farli arrivare ai cittadini sardi".
Il ministro Lezzi a Cagliari: "Fondi europei, la Sardegna non è a rischio"
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