CAGLIARI. Capoterra, 22 ottobre del 2008: l'apocalisse, con l'alluvione che fa quattro vittime. Settembre 2018, dieci anni dopo, un nuovo pasticcio sancito dal Tar: la gara per la realizzazione della diga di Poggio dei Pini salta di nuovo. Tutto sbagliato, tutto da riaggiudicare, dopo che l'appalto si era bloccato una prima volta nel 2016, poi un'altra nel 2017.
Per essere precisi in ballo c'è l'Appalto dei lavori per le “Opere di completamento di sistemazione idrogeologica. Interventi di messa in sicurezza della diga al corso d'acqua della Diga di Poggio dei Pini a Capoterra". Interventi attesi dalla popolazione della zona, che non dimenticherà mai le scene di devastazione di quella nottata tragica, per un importo di 3 milioni e 260 mila euro. Il commissario straordinario per l'emergenza aveva affidato la gestione della questione diga al Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale, che aveva indetto la gara il 22 dicembre 2014 (ed erano già passati più di sei anni). Avevano partecipato undici operatori economici, tra cui la Energy + s.r.l. (prima classificata), il Rti tra l’Impresa Puddu Antonio s.r.l. e l’Industria Costruzioni s.r.l. (secondo) e il Consorzio fra le Cooperative di produzione e lavoro Cons. Coop. soc. coop., Frida Costruzioni s.r.l. e Edicor s.r.l. (terzo).
Ma questo primo verdetto era stato impugnato dall'impresa Puddu, che aveva fatto emergere un preventivo non veritiero della vincitrice. Così a ottobre 2016 il Consorzio aveva fatto retromarcia e annullato l'aggiudicazione. Scorrendo la graduatoria però aveva deciso di tagliare fuori anche Puddu perché, era la tesi, il gruppo di progettisti non avrebbe avuto i requisiti per partecipare a una gara per la realizzazione di un'opera così complessa. Tutti davanti al Tar, di nuovo. Che a luglio 2017 aveva deciso: lo studio di progettisti aveva e ha i titoli, Puddu può mettere su carta la diga e poi realizzarla. Il Consorzio di bonifica ha dato l'ok: il 2 agosto 2017 ha affidato tutto all'impresa Puddu.
Vicenda chiusa? Macchè. Perché subito dopo a presentare ricorso al Tar è il Consorzio Cooperative di Produzione e Lavoro, che aveva partecipato alla gara. Era andato anche al Consiglio di Stato contro la decisione di riammettere in gara l'impresa Puddu: Roma le ha dato ragione. Quindi il Tar della Sardegna, adeguandosi, ha annullato la decisione del 2 agosto 2017. E adesso?