CAGLIARI. Sono sono un serbatoio del virus della febbre del Nilo: abbattetele il più possibile, fino a 3 o 5 unità al giorno ciascuno. L'appello è stato rivolto dal servizio veterinario dell'Assl di Cagliari alle associazioni venatorie del territorio. Ai cacciatori per oggi, 2 settembre, e per il 6, viene chiesto quindi di puntare i loro fucili contro le cornacchie, in attesa del "piano di depopolamento della cornacchia grigia 2018-2010" per contribuire a contrastare la diffusione della west nile disease. Sono stati numerosi gli uccelli morti per i quali le analisi, dall'Oristanese all'Ogliastra, hanno dato esito positivo: erano infettati dalla febbre del Nilo.
Due anziani dell'Oristanese sono finiti in Rianimazione, anche se le loro condizioni sono migliorate. E il virus colpisce soprattutto persone in avanzato stato di età e bambini. I principali responsabili del contagio sono le zanzare, ma i veicoli di diffusione sono molteplici. Tanto che tutta la Sardegna è considerata zona rossa, a causa della molteplicità di ritrovamenti di animali infetti.
Cagliari, l'Assl ai cacciatori: "Portano la Febbre del Nilo, uccidete le cornacchie"
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