CAGLIARI. Travolti dall'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto i loro datori di lavoro a due settimane dal Natale. Sono passati appena quattro giorni dal maxi sequestro dell'impero del bingo di Cagliari, ma i dipendenti della Sardinia Holidays non hanno mai smesso di chiedere a gran voce di poter tornare a lavorare: "Siamo circa ottanta al Bingo Palace, più altri trenta tra il Montecarlo Café e il Palace Games - spiega Sara Frau, dipendente del gruppo - vogliamo solo far capire che noi ci siamo e chiediamo sol che l'azienda riapra". Per farlo, hanno rilanciato una campagna su Facebook condividendo tutti la stessa foto con il Bingo Palace vestito a festa per Natale.
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In attesa di capire se il gruppo verrà assegnato a un amministratore o i proprietari, Fabio Serri e Roberta Lecca riusciranno a farsi restituire i beni sequestrati, i dipendenti lanciano una campagna silenziosa ma determinata: "Non sappiamo ancora quando riapriranno i locali, ci hanno detto prima di Natale - racconta Sara - C'è tanto da fare per riaprire l'azienda, ma noi ci siamo. Camerieri, cuochi, venditori di cartelle, manutentori, siamo tutti una grande famiglia". Una grande famiglia composta da oltre cento nuclei familiari di Cagliari e hinterland che rischiano di arrivare alle festività natalizie senza un lavoro.
"Le aziende sono in regola, tutti i dipendenti assicurati con stipendi e contributi regolarmente versati - rassicura Sara - siamo ragazzi, alcuni con figli, tanti con un mutuo da pagare e un futuro ancora da costruire", un futuro sul quale improvvisamente si è addensata una nube di incertezza. "Chiediamo solo che i posti di lavoro vengano tutelati da quello che sta succedendo e che le nostre famiglie tornino a sorridere come prima". Per farsi forza, hanno recuperato una maglia realizzata qualche anno fa dai dipendenti del Palace Games: "Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l'impossibile".