CAGLIARI. Da una poltrona all’altra: sindaco di Quartu, consigliere provinciale a Cagliari, di nuovo a Quartu come avversario e poi alleato di Delunas, consigliere metropolitano delegato alla Trasparenza dal sindaco Massimo Zedda. Davide Galantuomo, 56 anni, biologo quartese, non si è fatto mancare quasi nulla nella sua ricca carriera politica e amministrativa. Specializzazione: acqua e suoi derivati.
Un vero esperto: componente dell’assemblea consortile e del comitato esecutivo dell’Autorità d’Ambito della Sardegna, poi commissario straordinario e amministratore unico dell’Enas (Ente Acque della Sardegna) dal 2011 e 2014. “In tale ruolo - dice timidamente di sé nel curriculum - ho definito gli obiettivi e i programmi da attuare e verificando la rispondenza dell’attività gestionale e amministrativa in riferimento agli indirizzi impartiti”.
Conclusa l’esperienza con l’Enas, Galantuomo era tornato alla politica attiva a Quartu candidandosi a sindaco nel 2015 con il neo centrista Pdr, Patto dei Democratici per le Riforme, riuscendo a essere eletto in Consiglio. Antagonista di Stefano Delunas, si era invece trasformato in prezioso alleato – come del resto l’altro ex sindaco Mauro Contini – del nuovo primo cittadino, vincitore delle primarie del centrosinistra ma in rotta con il Pd.
Per ora la carriera politica e amministrativa di Galantuomo si ferma qui. L’ex “signore delle acque” oggi è finito agli arresti, accusato di corruzione, di aver incassato – secondo le indagini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Cagliari e di Oristano – una tangente di 89mila euro per la realizzazione di un impianto di energie rinnovabili nel Nuorese.