CAGLIARI. Sono partite martedì 5 giugno le riprese di “A bolu” (come la "voce" dei poeti improvvisatori sardi), il docufilm sul canto a tenore firmato dalla casa di produzione cagliaritana Karel Film. Si tratta di un viaggio alla scoperta di una delle più antiche e autentiche espressioni culturali dell’Isola, inserita nel 2005 tra i capolavori del patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco.
Il progetto “A bolu” è nato con l’idea di esplorare il mondo del canto a tenore attraverso l’incontro con i suoi stessi protagonisti e interpreti. Un racconto che nasce direttamente dalla voce delle persone che lo praticano e lo tengono vivo e i protagonisti sono gli abitanti di tanti comuni sardi, il più piccolo ha 10 anni, il più anziano 86. La regia è di Davide Melis e le registrazioni saranno in presa diretta con tecniche di ripresa audio 3D avanzate ed è girato in sardo. Partito il 5 giugno con il Cussertu de Mamojada, è proseguito con le riprese di Pattada e toccherà Ottana, Orgosolo, Seneghe, Loculi, Orune e altri paesi dell’Isola. Si concluderà a Dorgali con la festa campestre di San Pantaleo e verrà presentato entro l’anno.
L’obiettivo finale del documentario è quello di valorizzazione il canto a tenore, troppo spesso trattato solo come oggetto folkloristico . È realizzato in collaborazione con l’Associazione Tenores Sardegna che riunisce oltre quaranta gruppi di tutta la Sardegna, con la società di servizi informativi Arionline e la Fondazione Sardegna Film Commission.