ROMA. "Mi chiamo Giovanni Titori. Fino a ieri sono stato i nostromo dell'Aquarius. Mi hanno cacciato. Ora voglio dire la verità". Un video, girato per raccontare quella che dovrebbe essere la reale situazione sulla nave carica di migranti finita al centro di uno scontro istituzionale internazionale: pochi minuti per dire, con tono convinto, che a bordo si sta bene, si gioca con le slot machine e d'azzardo, si bevono i drink.
Peccato che sia una bufala. Una evidente bufala. Forse troppo evidente, tanto che in milioni non se ne accorgono: quel video in poche ore ha realizzato un milione e mezzo di visualizzazioni e decine di migliaia di condivisioni su Facebook. Eppure basterebbe un po' di accortezza: chi parla è un attore. Che è stato capo degli ultrà della Juve, chiamato a tifare quelli del Napoli. E altri mille personaggi: perché Gian Marco Saolini è un creatore di bufale sul web. Buone per le fauci del "popolo dell'internet".
