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Sanluri festeggia il nuovo cittadino centenario Luigi Mocci: "La mia vita? Rifarei tutto"

Luigi Mocci Sanluri Centenario

 

SANLURI. Domenica 8 dicembre è stata una giornata importante per il Comune di Sanluri che ha festeggiato il traguardo dei 100 anni di vita raggiunti da un suo cittadino. Luigi Mocci, classe 1924, ha ricevuto gli auguri del Sindaco Alberto Urpi e dell’Assessora alla Cultura Roberta Casta che, a nome di tutta l’amministrazione comunale, hanno conferito al nuovo centenario sanlurese una speciale targa ricordo.

Interessante e bello sentire il signor Luigi raccontare, con una memoria impeccabile, i propri 100 anni di vita vissuti a cavallo tra questi due secoli e dopo aver combattuto durante la 2° guerra mondiale: “Mi sono arruolato appena 17enne. Dopo l'armistizio, nella primavera del '44,  con il mio reggimento siamo stati  trasferiti  nel corpo italiano di liberazione sul fronte, prima a Monte Cassino e poi vicino ad Ancona, a combattere contro i tedeschi  insieme agli inglesi e agli americani”, ricorda con dovizia di particolari e date, parlando con il sindaco della guerra.  

Non è stato facile e pensavo di non riuscire a tornare a casa. Ma noi Sardi siamo testardi e abbiamo la pelle dura”.  Dal '45, subito dopo la guerra, una lunga vita felice nella sua Sanluri. Vita vissuta, per scelta precisa, da agricoltore, abbandonando la possibilità di un lavoro da impiegato, per poter stare a stretto contatto con la sua terra.  "Ho guidato il trattore arando i miei campi fino a quando la vista e la salute me lo hanno permesso. Da qualche anno non posso più farlo perché non ho più la patente. Ma mi manca molto la campagna dove ho vissuto tutta la mia vita." prosegue un po' malinconico, seduto fianco a fianco con sua moglie Rosina, 98 anni appena compiuti anche lei.  Si commuovono entrambi un poco, circondati dall’affetto dei loro 4 figli e dai tanti parenti venuti a trovarli per l'occasione.  Ma è solo un attimo.

Trattenendo la commozione Luigi guarda in camera con i suoi occhi azzurri appena lucidi, pensa alla sua lunga vita e con grande sincerità, lucidità e fermezza conclude, sereno e senza rimpianti: “Va bene così. Rifarei tutto, rivivrei tutto". Davvero un grande insegnamento il suo, per tutti noi.

Un regalo che possiamo solo ricambiare con un abbraccio e un augurio di lunga vita. Auguri a Luigi e a tutti i grandi vecchi di questa terra di Sardegna.