ANTARTIDE. Sono rimasti in tredici a vivere la parte più difficile della missione "extra-terrestre": lì, nella stazione Concordia, in quel posto che tutti chiamano "White Mars", isolati dal resto del mondo e a 1000 km da qualsiasi altro insediamento umano, rimarranno per altri dieci mesi. "Le emozioni sono amplificate e si vive tutto intensamente", racconta l'ingegnere sardo di Gavoi, Marco Buttu, uno dei tredici "invernanti" prescelti per l'avventura in Antartide. E con lui c'è qualcuno che la Sardegna la ricorda con affetto e ora prepara il maialetto arrosto per festeggiare il compleanno degli avventurieri "ai confini del mondo": è il cuoco Marco Smerilli, che spiega come "lì alla stazione si viva ogni giorno come un grande privilegio".