L'inizio di questo 2024 ha riservato una piccola sorpresa per l'esercito degli oltre 16 milioni di pensionati italiani.
Martedì 2 gennaio il sistema di helpdesk telefonico e telematico dell'Inps è stato infatti subissato di richieste di chiarimenti da parte di pensionati: secondo le denunce, per via di una decisione arbitraria dell'Ente di previdenza, le pensioni non sarebbero state ancora accreditate sui conti beneficiari. Molti lamentavano l'assenza di comunicazioni da parte Inps e la mancanza, sul portale web istituzionale dell'Ente (LINK), di qualsiasi avviso al riguardo.
Molti fra coloro che si sono rivolti al call center non erano a conoscenza del fatto che, a partire dal dicembre 2017, uno dei tanti decreti milleproroghe di fine anno, ha modificato l’articolo 6 del decreto legge 65/2015 (convertito in legge 109/2015), unificando le date di pagamento delle prestazioni Inps, Inpdap ed Enpals nel primo giorno "bancabile" utile e con pari valuta.
Fino al 2016 il pagamento avveniva, infatti, il secondo giorno bancabile del mese per tutte le prestazioni pensionistiche che già erano state unificate per essere erogate nello stesso giorno (prima le pensioni ex Enpas venivano pagate il 10 del mese e le ex Inpdap il 16) con il decreto 65/2015.
Negli anni successivi al 2017, per tutti i mesi di ogni anno, il giorno bancabile utile ha sempre coinciso con il primo giorno feriale di apertura lavorativa per le banche. Il giorno di capodanno ha sempre coinciso con un venerdì oppure è caduto durante il fine settimana mentre quest'anno il giorno di capodanno ha coinciso con il lunedì. Anche per ovviare a questi casi particolari e facilitare le chiusure/aperture tecniche di esercizio è stato a suo tempo decretato che il pagamento pensioni INPS, esclusivamente per il mese di gennaio, avvenga nel secondo giorno bancabile come avveniva prima del 2017.
Ovvero, come avvenuto in questo caso, il mercoledì 3 gennaio e con pari valuta.