QUARTU. I bambini delle seconde C e D della primaria di via Inghilterra, a Quartu, avevano piantato quei due alberi di susino in occasione dell'iniziativa Viviamo il verde. "Un regalo alle generazioni future", avevano scritto sul sito della scuola. Qualcuno li ha preso troppo in parola, tanto che si è appropriato dei due alberi: le piante sono state rubate.
E i piccoli alunni non ci stanno, tanto che hanno preso carta e penna per denunciare l'accaduto. La loro lettera è arrivata anche alsndaco Graziano Milia, che l'ha rilanciata.
"Chi ruba compie un reato, perseguibile d’ufficio attraverso i canali di polizia giudiziaria. Ma chi ruba a dei bambini compie un gesto ancora più ignobile, perché oltre al danno materiale causa un enorme danno morale proprio a chi, con l’entusiasmo e la generosità dei suoi anni, si cimenta per la prima volta con l’esperienza della partecipazione e con la soddisfazione di far germogliare la vita intorno a sé", scrive Milia.
"I bambini sono rimasti giustamente dispiaciuti e offesi da un gesto che oltre ad essere meschino, denuncia l’ignoranza di chi lo ha compiuto: i poveri alberelli difficilmente sopravvivranno all’espianto forzoso, in questo periodo già molto caldo. Ora i bambini lanciano un appello ai cittadini quartesi", prosegue il primo cittadino quartese, "chiedendo a chi può di donare loro due nuove piantine di susino. Mi auguro che la nostra comunità risponda generosamente a questo appello. Ma ancor più spero che chi ha compiuto un furto come questo si renda conto dell’inutilità di un gesto tanto vile quanto stupido, indegno di una comunità che vuol dirsi civile".