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Liberate in Sardegna, viaggio nel Mediterraneo per migliaia di chilometri con le caretta caretta

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CAGLIARI. Elettra ha percorso 1250 chilometri. Azzurra, invece, 1600. Il più instancabile sembra essere Gavino, che ha nuotato per 2000 chilometri e scende regolarmente fino a profondità di 45 metri. Più sedentaria Genoveffa, rimasta lungo le coste della Sardegna, che ne ha fatto "solo" 800. 

Sono passati oltre tre mesi dalla liberazione dei quattro esemplari di Caretta caretta, avvenuta il 9 ottobre 2021 dalla spiaggia di San Giovanni di Sinis (Cabras), e i tracciatori satellitari posizionati sul loro carapace continuano ad inviare preziose informazioni sui loro spostamenti e sul comportamento di immersione. Le tartarughe continuano il loro viaggio, alternando periodi di frequentazione di una stessa area a spostamenti in zone differenti.

Elettra, raggiunta la Spagna, ha deviato la sua rotta prima verso le coste dell’Algeria, passando accanto alle Isole Baleari, e ora prosegue parallelamente alla costa africana in direzione Est. Ha percorso oltre 1250 km. Il dispositivo satellitare continua a trasmettere pochi dati rispetto a quelli installati negli altri 3 esemplari, non rendendo possibile aggiornare la valutazione del comportamento in modo puntuale.

Azzurra ha percorso circa 1600 km dal momento della liberazione. Dopo aver raggiunto le coste della Sicilia settentrionale, nei pressi di Termini Imerese, ha invertito la rotta e, passato Trapani, sta proseguendo in direzione Sud allontanandosi dall’Isola. Al momento dell’ultima trasmissione la temperatura dell’acqua in superficie era circa 15 °C e i dati relativi alle immersioni indicano discese regolari fino ad una profondità di 15 metri con tempi di apnea di oltre un’ora.

Gavino si è avvicinato più volte allo Stretto di Gibilterra, alternando l’avanzata tra le coste spagnole e quelle dell’Africa. Dopo aver percorso complessivamente più di 2000 km in circa 3 mesi, continua ad immergersi regolarmente fino a 45 metri di profondità.

Genoveffa si sposta ancora lungo le coste della Sardegna, fermandosi spesso in baie protette con bassi fondali. Per quasi un mese è rimasta nei pressi della baia di Porto Corto, nell’Area Marina Protetta di Capo Caccia, facendo lunghissime immersioni a qualche decina di metri di profondità e, spostandosi nuovamente verso Sud, è stata avvistata e filmata nel porto di Alghero. Dopo aver percorso oltre 800 km è arrivata nuovamente a nord della Penisola del Sinis, di fronte alla spiaggia di Is Arenas.