CAGLIARI. Era il 1996 quando Nathan Never, il personaggio fantascientifico di casa Bonelli, sostenne la Lila in una campagna che invitava all’uso del profilattico per proteggersi dall’HIV. Sono passati 25 anni, ed è necessario sempre ricordarlo. Nathan è tornato ad essere testimonial della Lila per una nuova campagna che vuole lanciare tre messaggi: necessità dell’uso del profilattico, ricorso ai test e un avvertimento. Il messaggio è: le persone con hiv in terapia non possono trasmettere il virus neanche nei rapporti sessuali non protetti. I problemi sono legati anche solo all’accesso ah test. Intanto chi vuole farlo deve aver compiuto 18 anni. Ma spesso, forse troppo spesso, questa la denuncia della presidente dell’associazione Lila di Cagliari Brunella Mocci, l’associazione si sostituisce alle istituzioni.
"I dati sull'andamento dell'infezione in Italia nel 2020, appena pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità, si contano 1500 positività, ma manca il numero complessivo di test eseguiti, e in era Covid, molti servizi non sono stati garantiti. Noi, contro corrente, abbiamo chiuso la nostra sede neanche due mesi". Intanto c’è una data da ricordare, il 2030. “Potrebbe essere l’anno della sconfitta dell’andata malattia”, dice la Mocci, “ma ci sembra una ricorrenza troppo lontana seppur apparentemente vicina, fino ad ora sono stati disattesi molti obiettivi che erano stati prefissati”.
