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Ancona, tetraplegico avrà il suicidio assistito in Italia: è la prima volta

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ANCONA. Mario, nome di fantasia, 43 anni tetraplegico da dieci, avrà il suicidio assistito in Italia. Dopo il primo sì arrivato a giugno dal tribunale, c'è l'ok dall'Azienda Sanitaria delle Marche.

Il caso si era arenato in attesa del parere del comitato tecnico di Ancona, ma ora, seguendo le indicazioni della Consulta nella sentenza sul caso del dj Fabo, è arrivato il via libera per il procedimento. È la prima volta che succede in Italia, Mario è il primo paziente ad aver avuto l'autorizzazione nel nostro Stato.

"Mi sento più leggero, mi sono svuotato di tutta la tensione accumulata in questi anni", ha commentato così Mario, come rende noto l'Associazione Coscioni. 

"Sono stanco e voglio essere libero di scegliere il mio fine di vita. Nessuno può dirmi che non sto troppo male per continuare a vivere in queste condizioni", e "condannarmi a una vita di torture. Si mettano da parte ideologie, ipocrisia, indifferenza, ognuno si prenda le proprie responsabilità perché si sta giocando sul dolore dei malati".