CAGLIARI. Facebook (come tutti i social) ha avviato una massiccia campagna contro la disinformazione sui vaccini, tanto da aver creato uno spazio apposito di comunicazione. Così, quando chiunque pubblica un post sull'argomento, compare un link che avverte: "Visita il centro informazioni per risorse sui vaccini". Lodevole.
Se non fosse che il meccanismo che dirotta gli utenti è governato da un algoritmo. Che non va tanto per il sottile. E sbaglia. Il disclaimer compare anche quando si prova a scrivere di "coda alla vaccinara" - buona, certo, ma non per contrastare l'epidemia - e anche quando si pubblica un foto con un testo corredato dalla parola "dose", magari riferita a quella di aria pulita che si respira in riva al mare.
Di certo, meglio un eccesso di zelo, anche se un po' grottesco, che un profluvio di fake news.