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Il Poetto lo puliscono i disabili psichici: c'è il progetto di inserimento sociale

poettopulito

CAGLIARI. Integrazione socio-lavorativa di persone vulnerabili, valorizzazione della cultura dell’accoglienza attraverso il coinvolgimento dell’intera comunità, tutela ambientale. Questi, gli elementi chiave del progetto di inclusione socio-lavorativa “Poetto Pulito”, avviato dalla Elan società cooperativa sociale con il supporto del Servizio di Igiene del Suolo, Gestione ambientale del Comune di Cagliari, il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze zona sud, l’Ufficio dei Servizi Sociali per i Minorenni di Cagliari e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Cagliari.

IL PROGETTO. Ricadente nell’Avviso Pro.pil.e.i. (Progetti Pilota di Eccellenza per l’Innovazione sociale), “Poetto Pulito” partirà il 15 marzo prossimo ed è un progetto di innovazione sociale realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020, finalizzato all’inclusione sociale e lavorativa di persone vulnerabili e a rischio di discriminazione,attraverso la realizzazione di percorsi di accompagnamento al lavoro.

L’esperienza lavorativa infatti consente di confrontarsi con regole, orari, mansioni, colleghi, obiettivi, impegni e, pertanto, diventa occasione di responsabilizzazione, di presa di coscienza dell’altro, di valorizzazione di attitudini, aspirazioni, “competenze in fieri” e, più in generale, di sperimentazione di sé fuori, rendendo possibile la costruzione e la (ri)costruzione di un’identità autonoma e sicura.

Inoltre, il progetto di durata annuale - mira a superare i processi di discriminazione, abbattere il pregiudizio nei confronti della diversità e ridurre lo stigma sociale, attraverso azioni di sensibilizzazione del territorio, coinvolgimento del tessuto sociale e valorizzazione della cultura dell’accoglienza. Infine, attraverso le attività svolte, si propone di contribuire alla cura e alla tutela dell’ambiente, attraverso la diffusione di buone prassi legate alla differenziazione e al riciclo dei rifiuti.

I DESTINATARI. Il progetto è rivolto a 5 persone affette da patologie psichiatriche (di cui almeno il 38% saranno donne) in carico ai Centri di Salute Mentale di Cagliari e che riscontrano oggettive difficoltà ad inserirsi in un contesto sociale e dunque nel mercato del lavoro.

I destinatari sono stati selezionati dall’équipe della Elan a seguito di colloqui clinici e di incontri con gli operatori, finalizzati alla conoscenza dei potenziali destinatari. In seguito, è stato attivato un contratto di tirocinio di orientamento, formazione e inserimento o reinserimento della durata di 6 mesi, con un monte orario settimanale di 15 ore.

A loro, si aggiungono 2 giovani in carico all’Ufficio dei Servizi Sociali per i Minorenni di Cagliari, che devono svolgere un tirocinio volontario nell’ambito di una messa alla prova, ed 1 adulto in carico all’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale di Cagliari da impiegare in attività di volontariato e di pubblica utilità.

Inoltre, saranno organizzate nel corso del progetto iniziative locali, come Open Days, volte ad attirare l'interesse e coinvolgere un vasto gruppo di interlocutori (cittadini, associazioni, scuole, etc.) interessati a temi e alle attività del progetto.

LE ATTIVITA’. I destinatari selezionati verranno impiegati nella pulizia e cura del lungomare Poetto della città di Cagliari. Nello specifico, si occuperanno della raccolta differenziata dei rifiuti abbandonati (lattine, bottiglie, mozziconi di sigarette etc..) e, attraverso l’addestramento e la formazione al lavoro, acquisiranno le competenze professionali e tecniche proprie della mansione di addetto alla raccolta dei rifiuti differenziati.

Il loro percorso non sarà soltanto professionale, ma anche educativo: prima dell’avvio e nel corso del tirocinio, parteciperanno ad attività formative (sicurezza sul lavoro, formazione trasversale, formazione tecnica sulle modalità di raccolta e differenziazione dei rifiuti), educative finalizzate a ricostruire la propria identità ad acquisire maggiore consapevolezza di sé, e di orientamento professionale per la definizione di un bilancio di competenze e di un progetto professionale e personale adeguato.

LA RETE. Il progetto “Poetto Pulito” punta al coinvolgimento dell’intera comunità, che si rende protagonista dell’inclusione facendo propria la cultura dell’accoglienza. Il settore pubblico, le imprese private, il servizio sanitario nazionale vanno a intrecciarsi, con i rispettivi ruoli e competenze, in un welfare di comunità fondato sui valori della solidarietà, della coesione sociale e del bene comune, nel quale la persona trova una perfetta e reale integrazione con le proprie attitudini e talenti.

Elenia Carrus, Responsabile progetto “Poetto Pulito” e responsabile Area inclusione Sociale Elan Società Cooperativa Sociale. “È un'iniziativa che racconta l'incontro tra due mondi (quello della Salute Mentale e quello della Giustizia Riparativa), la collaborazione e partnership tra diversi servizi pubblici, quali il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze zona sud, il Ministero di Giustizia (Ussm e Iuepe) e Igiene del Suolo, con la nostra cooperativa, nonché l’integrazione tra destinatari con storie di vita eterogenee: utenti affetti da patologie psichiatriche inseriti in un percorso riabilitativo e persone coinvolte in attività di volontariato e di pubblica utilità finalizzate all'estinzione del reato e alla riparazione simbolica". 

Alessandro Guarracino, Assessore dell'innovazione tecnologica, ambiente e politiche del mare del Comune di Cagliari spiega che "nella nostra società ci sono persone che vivono ai margini, escluse da opportunità, lavoro, relazioni; le malattie mentali sono quelle che determinano le più profonde divisioni e allontanamento sociale. Sono vuoti relazionali che debbono essere colmati con la partecipazione e l’inclusione, per questo abbiamo accolto l’invito di Elan per il progetto “Poetto Pulito”, dare la possibilità di confronto, impegno e relazione attraverso un piccolo impegno di lavoro, può certamente aiutare questi nostri concittadini meno fortunati a sentirsi parte attiva della società e aiuta tutti noi a sviluppare maggiore coscienza nei confronti dell’ambiente”.