Storie

Panda rubata e lasciata ribaltata sul ciglio della strada, furto di tanti pezzi di vita

Panda-rubata

 

 

CARBONIA. Ogni furto è doloroso, per chi lo subisce. Alcuni lo sono di più. Anche se il valore commerciale del bene sottratto è minimo, potrebbe esserci un legame affettivo che lascia sgomenti. Così ecco che il ladro che ha rubato la Panda di A.P., a Carbonia, per poi lasciarla ribaltata sul ciglio della strada verso Villamassargia, diventa destinatario di un messaggio che racconta tutta la storia di quel veicolo.

Le storie, anzi, di chi ci è salito. Perché quella è Panduccia, usata dagli scout per mille avventure. E non solo da loro. In quell'abitacolo vecchio e resistente sono passati pezzi di vita importante. E il ladro li ha gettati sul bordo di una carreggiata. Come se niente fosse.  Il testo dell'invettiva amara destinata al topo d'auto. 

Non sono adirato sono molto deluso, ti sei appropriato di una cosa non tua, al di là di questo l'hai trovata aperta accogliente con le chiavi inserite. Potevi prenderla usarla e poi lasciarla come l'hai trovata in qualsiasi posto tu dovessi andare. Invece l'hai presa senza saperla usare e poi l'hai lasciata li sul ciglio strada senza alcun rispetto, senza cuore.

Ma certo non potevi sapere tutto quello che nascondeva quel cumulo di differenziata. È vero era solo una macchina poco più di un pezzo di latta, un pezzo di lamiera che però aveva una storia. Ma che dico una,  tante storie. Ha accompagnato futuri padri all'ospedale per assistere al parto, ha aiutato a fare traslochi e partenze sofferte, ha fatto campi estivi e vacanze di branco che neanche tu sai quante, ha percorso strade impercorribili e ha sentito storie impossibili, ha trasportato, uomini, ragazze, ragazzi, giovani donne negli ospedali più lontani ai pronto soccorso più disparati della Sardegna, ha aspettato persone alla stazione e ne ha accompagnato altre per viaggi più o meno importanti più o meno dolorosi, ha suonato il clacson dal tettuccio e ha finto di non partire per farsi spingere sorniona, ha trasportato pali e tamburlane, cisterne d'acqua piene e vuote, usando come imperiale (portapacchi, ndr) due doghe di rete di materasso, ha portato tende militari che neanche un furgone avrebbe portato, ha subito urti e si è ripresa più forte di prima, ha camminato con i vapori della benzina, senza acqua e senza olio, usava un pezzo di lavatrice come apriporta e una rondella da 5 come serratura dello sportello. Panduccia era tutto questo e di più, era tutte queste storie e non meritava di essere usata e abbandonata così. Ma tu cosa puoi saperne...