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Quartu, torna Pandolfi: "Io posso essere una Ferrari, ma in lista avevo alcuni miserabili"

QUARTU. Dalla richiesta di ricontare i voti alla resa dei conti interna. Nel giorno in cui si insedia il nuovo sindaco di Quartu Graziano Milia, il suo avversario elettorale (o spirante tale) Francesco Pandolfi, noto Maestro (così si era presentato sulla scheda, in virtù della sua fama di maestro delle arti marziali), decide di passare alle accuse verso chi componeva la sua lista, Quartu da Salvare,  e lo ha sostenuto. O avrebbe dovuto farlo. Il risultato finale è stato di 299 voti totali: l'1,01% dei quartesi alle urne voleva lui come sindaco. Un dato un po' più basso rispetto alle aspettative, per Pandolfi, che in un video sentiva nell'aria che avrebbe potuto vincere al primo turno. Qualcosa, sembra,  non ha funzionato.

"Non nascondo che anche diversi componenti della Lista Quartu da Salvare hanno deluso la mia fiducia, riposta nel rappresentare i cittadini, per queste persone la parola giusta è miserabili", attacca oggi il Maestro, "Non ho mai avuto mezzi termini e non mi sono nascosto. Ho voluto dimostrare che oltre al coraggio e alla determinazione esiste la validità di un Progetto e un percorso con e per i cittadini e soprattutto l'onestà". Poi, alla luce del risultato, finalmente metabolizzato,  il raggiungimento di una consapevolezza, che pare lasciare da parte l'umiltà sportiva: "Ho capito una cosa importantissima, come nello sport: se gareggi solo e sei un Ferrari vinci, ma se sei in uno sport di gruppo non puoi essere solo tu un Ferrari".