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Partono dal Veneto per "arrivare alla fine del mondo", terrapiattisti salvati a Ustica

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USTICA. Sono partiti dal Veneto con l’obiettivo di raggiungere Lampedusa, in pieno lockdown. Erano convinti che il mondo finisse proprio lì. Ma arrivati a Ustica hanno rischiato il naufragio e il loro viaggio si è interrotto. I protagonisti della storia, raccontata oggi da La Stampa, sono due terrapiattisti di Venezia, salvati dopo aver sbagliato rotta a bordo di una piccola barca. Volevano dimostrare che la terra non è sferica, ma paradossalmente "si orientavano con una bussola - spiega al giornale Salvatore Zichici, medico dell'Ufficio di Sanità marittima, "strumento che funziona sulla base del magnetismo terrestre, principio che loro, da terrapiattisti, dovrebbero rifiutare". I due erano stremati all'arrivo dei soccorsi. Sono stati scortati fino a Palermo e tenuti in isolamento precauzionale per 15 giorni.