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Ruota panoramica al porto: il nuovo argomento caldo per l'estate di Cagliari

Ruota-doppia

 

 

CAGLIARI. Non ha ancora iniziato a girare, ma a qualcuno le ha già fatte girare. Il tema "caldo" dell'estate cagliaritana è la ruota panoramica alta quasi cinquanta metri in corso di allestimento al porto. La struttura principale è stata completata. Mancano ancora le cabine (una sarà Vip, con champagne e costerà di più), poi sarà necessario il collaudo. A questo punto si dovrebbero attendere  solo i passeggeri.

Come ogni novità di rilievo a Cagliari la ruota ha creato dibattito. Piazzata in quel punto, poi, non può passare inosservata. Con basamento di fronte alla vecchia stazione marittima, a occupare un'area in concessione di oltre mille metri quadri, imponente su via Roma, davanti agli austeri palazzi e alla chiesa di San Francesco da Paola (vabbé, c'è anche l'obbrobrio del consiglio regionale ma a quello lo stomaco si è abituato): inevitabile che se ne parli. 

Le posizioni sono varie. E inconciliabili. Da una parte i custodi dell'estetica. Un pugno in un occhio che violenta lo skyline, soprattutto per chi arriva dal mare: questa la loro tesi. Un po' ci sarebbe da chiedersi quanti stanno approdando sulle navi, in questa estate della crisi causata dal coronavirus. Ma agli occhi di chi la pensa così la struttura bianca si presenta male, comunque. Vista da terra e dal mare. Invasiva. E basta. 

Poi ci sono gli altri. Quelli che "state sempre a lamentarvi, finalmente un'iniziativa nuova che fa sembrare Cagliari una grande capitale internazionale". In genere la pensano così per qualunque iniziativa che (in ipotesi) può far circolare gente e economia. In virtù di questo principio sono pronti ad accettare anche "stupri" visivi ben peggiori di una ruota. La speranza è che cambino idea almeno se dovesse diventare realtà l'ipotesi del bronzetto gigante o quella del nuraghe, sempre al porto: si spera che il senso del ridicolo esista ancora. 

Necessario annoverare anche quelli che non hanno capito niente. I benaltristi. "Con tutti i problemi che ci sono si buttano soldi per costruire una ruota panoramica. Truzzu prima tolga l'immondizia". Ecco, a questi bisogna ribadire alcuni concetti: la ruota non comporta esborso di risorse pubbliche, è un'iniziativa privata e, anzi, la società che la gestisce (la City Eye) paga per la concessione (circa 40mila euro). Inoltre il Comune non c'entra niente: la partita è stata giocata tutta negli uffici dell'Autorità portuale e l'aggiudicazione è stata firmata dal suo presidente Massimo  Deiana. 

In ultimo ci sono quelli veloci con Photoshop. I creatori di meme. Comunque vada, loro hanno vinto, perché dilagano sulla rete. Ne pubblichiamo alcuni. In attesa di capire se al popolo la ruota (che resterà lì fino al 31 maggio, salvo imprevisti o burocrazia sempre in agguato) piacerà. 

Quanto ai meme: siamo certi che almeno uno sia di Daniele Pileri. Non possiamo citare gli altri autori, perché non li conosciamo.