CAGLIARI. Compulsi lo smartphone e lo vedi. Ti affacci alla finestra e lo vedi. Vai al mare e lo vedi. Uguale da Castello, dalla Statale 195, dalla Sella del Diavolo. Di notte come di giorno. Il fumo nero che si sta sollevando dalle ciminiere della Saras è oggetto di continue segnalazioni nelle ultime 48 ore. Le foto sui social network si sono moltiplicate. La cappa scura che sale verso il cielo domina lo sfondo per chi guarda da Est. E irrita l'olfatto di chi vive sul versante occidentale del Golfo degli Angeli. Di "puzza di gas", detto gergalmente, parlano gli abitanti di Sarroch e Capoterra. Non tutti, per la verità. Perché la raffineria dà lavoro. "Vi lamentante, ma usate la benzina per le vostre auto. E arriva da lì". Le argomentazioni dell'una e dell'altra parte, quando si parla della Saras, sono note. Una sostiene: inquina. L'altra: è la salvezza del territorio.
Qui non si vuole dare ragione all'una o all'altra. Si osserva. E si chiede: da cosa è composto quel fumo nero? Perché lo vede mezzo Campidano? Fa male? Quanto durerà? Ieri su YouTg abbiamo riportato una prima risposta arrivata dall'ufficio relazioni esterne di Sarlux: il ravvio dell'impianto Fcc ha causato il blocco di altri sistemi connessi. Il che ha avuto come conseguenza il fenomeno. Era stato detto che il problema era stato risolto. Invece stamattina lo scenario era identico: torce accese, grandi fiammate. E fumo. Nerissimo e denso. Nonostante l'allarme sociale suscitato, giustificato o meno (certo, l'aspetto non è quello di vapori balsamici), dalla Saras non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale. Ecco: cara Saras, facci sapere.
Il fumo stamattina