CAGLIARI. Cento anni di storia, una passione che non finisce mai. I ricordi sempre vivi, soprattutto quelli dello scudetto. Che verranno raccontati in una staffetta ideale tra capitani che hanno fatto la storia del Cagliari calcio. La società ha compiuto un secolo di vita ma ai festeggiamenti che potevano essere memorabili ha messo la sordina l'epidemia di coronavirus. A rifarsi saranno coloro che quella maglia l'hanno indossata con orgoglio, anche quando il colore prevalente era il bianco con sopra il simbolo dei quattro mori. Come cinquant'anni fa, quando il Cagliari aveva conquistato lo scudetto, finora l'unico.
I big del passato ripercorreranno la lunga storia di calcio, fede e sudore giovedì 25 giugno, durante una diretta che vedrà protagonisti coloro che hanno indossato la fascia di capitano della squadra dei sardi. Un racconto dagli albori, quasi, fino a Ceppitelli. Si parte alle 18 in diretta Facebook sulla pagina del Museo Rossoblù di Quartu e in quella del Cagliari fan club. Inizierà Tonino Congiu, ma ci saranno anche Pierluigi Cera, Mario Brugnera, Gigi Piras, Lucio Bernardini, Gianfranco Matteoli, Matteo Villa, Roberto Muzzi, David Suazo, Daniele Conti e Luca Ceppitelli. In studio (che sarà il museo del Cagliari) condurranno Valentina Caruso e Luca Telese, oggi il sopralluogo dei Big Brugnera, Congiu e Piras.
“Speriamo di arrivare anche ai miei 100”, ironizza Tonino Congiu, “un augurio per il Cagliari e per tutti i tifosi che mi hanno seguito, ed erano tanti”. L’esperienza più bella per Piras è stata quella legata al passaggio di carriera, “arrivare al professionismo, già nel 54: ero un semplice ragazzo di 17 anni”. Oggi il giudizio di Congiu nei confronti del Cagliari non è proprio positivo. “Cambiando, cambiando non è da considerare e da consigliare a nessun allenatore e presidente, non mi è piaciuto tanto”.
Brugnera, 74 anni oggi, quando è arrivato in città dalla Fiorentina ne aveva solo 22, “appena due anni dopo abbiamo vinto lo scudetto, avevo sempre questa maglia”, dice mentre indica la divisa di allora, “quella rossoblù la usavamo poco”. “La passione c’è sempre, amo il Cagliari”, assicura Brugnera ricordando che ha giocato più di 500 partite, “io vorrei tornare al Cagliari, anche a 90 anni, l’importante è arrivare a 90 anni”.
Un amore dichiarato anche da Gigi Piras: “Il calcio per me è tutto, per un ragazzo che nel 1971 passa al Cagliari a 16 anni e dopo un anno va in ritiro con Riva, Brugnera, Domenghini, Albertosi, e tutti quelli dello scudetto, tranne Greatti, penso sia una favola”. Piras vanta un esordio in serie A a 18 anni, il gol della vittoria con la Fiorentina accanto a Riva, dopo Brugnera ha portato la fascia di capitano per 10 anni. “Erano i miei idoli, è stata una cosa meravigliosa”.
Il calcio è iniziato all’interno dell’oratorio di Selargius, a Don Orione con il prete. “Il mio cuore è rossoblù, l’augurio è che possano arrivare più in alto possibile in quest’anno del centenario e dei 50 anni dello scudetto”.
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