ROMA. Lui è a bordo, senza mascherina. Lei si infuria. E i due rischiano di venire alle mani. Tutto davanti all'ormai sempre presente obiettivo di uno smartphone che riprende tutta la scena. Per evitare che la situazione degenerasse sono dovuti intervenire i controllori.
Tutto è avvenuto il primo giugno (quindi prima della riapertura della circolazione tra le regioni) a bordo del Frecciarossa Roma-Lecce. La passeggera è infastidita dal suo vicino, che viaggia con bocca e naso scoperti e parla tranquillo al cellulare. “Ti devi mettere la mascherina”, gli intima. “Sto parlando al telefono”, risponde lui. “Non me ne frega un c… che stai parlando al telefono, ci sono delle regole, ti devi mettere la mascherina. Mettiti la mascherina, mettiti la mascherina, mi hai rotto i c…”. Lui tenta di ribattere, ma la mascherina proprio non la mette. “Va indossata, altrimenti te ne vai aff… in macchina”, insiste lei. La donna si avvicina, lui la respinge. E le minacce salgono sempre più di livello.
Gli altri passeggeri? Assistono. Mentre lui ribatte "tu sei una donna", come a dire "altrimenti te l'avrei fatta vedere io". Nessuno interviene fino all'arrivo dei dipendenti di Trenitalia.
