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Un bracciale per monitorare i parametri vitali: la sperimentazione parte da Cagliari

bracciale-telemedicina

 

 

CAGLIARI. Si chiama Tommy e apparentemente sembra uno degli orologi digitali spesso usati dagli sportivi. Ma in realtà è un dispositivo medico: la nuova frontiera della telemedicina. La sperimentazione dell’orologio/braccialetto di un gruppo di ricercatori (tra questi anche Vincenzo Piras, direttore di odontostomatologia dell’Aou di Cagliari) è già iniziata. Non è dato sapere quanto potrebbe costare il nuovo strumento, visto che non è in commercio, ma consentirà di migliorare la qualità dell’assistenza dei pazienti anziani e cronici affetti da pluripatologie. Quindi, ad esempio, potrebbe consentire a un medico di medicina generale di interagire con il paziente anche da remoto.

“Contiene sensori e ha funzionalità di classe medica”, spiega Raffaele Ciavarella, docente e ricercatore alla Sorbona di Parigi, “mette a disposizione una comunicazione bidirezionale con chi può prendersi cura della salute”. È stato pensato per le classi più deboli, per gli anziani, per portatori di handicap, e quindi per tutte quelle persone che non sono in grado di essere collaborative. “Fa tutto lui”, ha detto Ciavarella, “si monitorano parametri fisiologici di base, ma anche alcuni modelli possono dare indicazione dei livelli di stress, dei livelli di tremore, capacità di recupero dell’organismo, fatti importanti della vita quotidiana”. Tommy monitora anche il distanziamento e traccia la rete dei contatti di chi lo indossa. “Se qualcuno dovesse risultare positivo, si potrebbero ricostruire tutti i movimenti della persona che l’ha indossato”. Come detto, non è in commercio, ma ha già attirato l’attenzione non solo della sanità pubblica, ma anche di quella privata e di colossi come Motorola. “È uno dei 20 prodotti al mondo ritenuti qualificati per essere immessi sul mercato”.