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Il plexiglass in spiaggia? È già il passato: c'è il Safe Beach Space contro il coronavirus

 

 

OLBIA. Come si vivrà in spiaggia la prossima estate? La proposta del plexiglass - con il suo effetto sauna e brutto, molto - è già il passato. Spunta l'idea dell'ingegnere olbiese Gianluca Langiu, che sembra prendere sempre più piede. Picchetti e nastri, sotto il nome di Safe Beach Space, che delimiteranno gli spazi intorno a ombrelloni e asciugamani per garantire il distanziamento sociale. Ma anche lo spazio vitale per chi non ama avere un vicino troppo "vicino", a prescindere  dal rischio di contagio da coronavirus.

"Il Safe beach Space", è spiegato, "è un presidio visivo progettato per garantire la corretta distanza tra le persone (nel caso specifico: bagnanti), attuato mediante il posizionamento di un nastro di segnalazione che delimiti il confine sicuro e la comfort zone del/dei bagnante/i. La misura di tale distanza è legata ovviamente alle prescrizioni normative per l’emergenza Covid-19. Nel caso dell’italia, attualmente, il distanziamento sociale deve essere di almeno un metro". Il Sbs è modulabile, quindi una famiglia di quattro persone ne potrà usare due o tre per stabilire le corrette distanze.