SANREMO. "Sono la montagna che va da Maometto", recita un verso. Lo chef Paolo Palumbo, ventiduenne di Oristano malato di Sla, canta con gli occhi - attraverso un computer - sul palco dell'Ariston. A Sanremo arriva con "Io sto con Paolo", accompagnato da un amico che rappa i versi che raccontano la malattia, la sclerosi laterale amiotrofica. Sul palco anche il fratello Rosario, che lo assiste. L'esibizione si conclude con una standing ovation dell'Ariston.
E Paolo Palumbo lancia un messaggio per raccontare quali siano i sacrifici del fratello Rosario e dei suoi genitori, "che mi anno fatto scoprire di avere una forza interiore che non pensavo di avere. La mia non è una storia di un ragazzo sfortunato, ma di uno al quale la Sla non ha impedito di raggiungere i suoi obiettivi".
Un mese fa Palumbo è stato colpito da una crisi respiratoria. L'ha superata. Ora chiede quasi provocatoriamente alla platea e al pubblico a casa: "Vivete sempre al meglio la vostra vita? Le disabilità più pericolose sono nella nostra mente. Quando pensate di non farcela, ascoltate e riascoltate la mia canzone".
Lo chef malato di Sla Paolo Palumbo a Sanremo, standing ovation all'Ariston
- Redazione