CAGLIARI. "Oggi un piccolo spiraglio di luce in lontananza iniziamo a vederlo, Pierpaolo sta meglio". È passato più di un mese dal suo ultimo messaggio: era il 2 dicembre e Pierpaolo Piras, il 42enne sardo con un linfoma chemio-resistente, iniziava - grazie ai fondi raccolti negli ultimi mesi - la Car-T, l'unica cura sperimentale in grado di salvargli la vita. Un periodo difficile, in cui la pagina di GoFundMe "Aiutiamo Pierpaolo" è rimasta vuota, in silenzio. In attesa di una buona notizia. Poi, oggi, a distanza di un mese è arrivata: "La terapia continua i suoi effetti e noi torniamo a crederci".
La malattia di Pierpaolo aveva mobilitato migliaia di persone: più di 330mila euro raccolti, centinaia di messaggi di solidarietà. E un'unica prospettiva per lui: quella di farsi curare allo Sheba Medical Center di Tel Aviv e di aggiornare, passo dopo passo, tutti coloro che lo hanno aiutato nel cammino. "Vi chiediamo perdono per il silenzio di tanti giorni - si legge nella pagina - ma per noi sono stati molto intensi e pieni di preoccupazioni. Non ci saranno mai abbastanza parole per esprimere la nostra gratitudine per la carica che siete riusciti a trasmetterci. Speriamo di aggiornarvi presto con notizie sempre migliori".