CABRAS. Giacomo Meli, di Cabras, aveva solo 29 anni quando è scomparso per un tumore al pancreas. E ora l'associazione a lui dedicata dona tutto il ricavato di un concerto benefico alle associazioni oncologiche. È di più di seimila euro il "dono di Natale" inviato dagli amici di Giacomo, fondatori di "Certe luci non puoi spegnerle", l'associazione in memoria del giovane cabrarese, ad alcune associazioni sarde che hanno fatto della lotta al tumore la loro ragione di vita. Tante persone hanno dato prova della loro solidarietà, il 26 ottobre scorso, in occasione dell'evento di beneficienza organizzato a Cabras, in piazza Don Sturzo. “Eravamo certi che le persone avrebbero risposto in maniera positiva - confessano gli organizzatori - ma non ci aspettavamo un tale risultato. Il nostro sogno era quello di ricordare Giacomo con un gesto concreto e oggi, poter donare più di seimila euro alle associazioni che hanno accettato il nostro invito, ci rende entusiasti e ci spinge a continuare ad andare avanti”.
Le quattro associazioni che hanno ricevuto il prezioso dono (Komunque Donne odv, Fondazione Airc Sardegna, Lilt di Oristano, Abbracciamo un sogno) hanno espresso grande gratitudine per la solidarietà dimostrata. "Abbiamo donato sei materassi antidecubito all’Hospice di Oristano utilizzando le poche risorse che avevamo - ha detto la presidente di Komunque Donne Maria Delogu - E immediatamente siete arrivati voi con la vostra donazione. Questo è Natale”. La presidente della Lilt di Oristano ha spiegato che destinerà i fondi "all'acquisto della cuffia chemioterapica". E ancora Pietro Biggio, presidente del Comitato sardo Airc ha precisato che "questi eventi aiutano concretamente la ricerca e sensibilizzano un pubblico più vasto". "Il fatto che qualcuno si impegni per far star bene gli altri sia il messaggio più prezioso", ha detto Maria Dolores Palmas, presidente del gruppo Abbracciamo un sogno.
“C'è una frase con un palloncino rosso disegnato nella parete dell'ospedale Businco di Cagliari - ha ricordato con commozione la sorella di Giacomo Meli, Maddalena, - che dice: a volte è necessario che le cose vadano da sé. La prima volta che viene letta può dare un senso di sconforto immenso, ma la seconda volta fa prendere coscienza della battaglia che si dovrà affrontare, e talvolta trasforma uomini e donne in guerrieri. Non sempre, lo sappiamo bene, si ha la meglio in questa battaglia, in quel caso ciò che rimane è tenere sempre accesa quella luce, per cui grazie per averlo fatto”.