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Una fabbrica per l'acqua senza batteri in Sardegna: il nuovo business di Flavio Carboni

 

 

CAGLIARI. Su Wikipedia è definito con un termine che lui non sopporta: faccendiere. Flavio Carboni, 86 anni di Torralba, un uomo che ha attraversato tante vicende più o meno chiare della storia italiana, è pronto ad aprire una fabbrica a Sassari di un prodotto “che salverà milioni di vite”. Lo ha dichiarato a margine della dimostrazione pratica di quella che definisce una scoperta rivoluzionaria. E per questo sostiene lo scienziato russo Viktor Petrik,  il padre dell’acqua senza batteri e senza virus che vanterebbe riconoscimenti del mondo della scienza.Tutto si basa sulla sostanza che nasce bruciando un minerale, la grafite: il grafene, questo il risultato della combustione, è la base per realizzare i filtri.

"In un cucchiaio di acqua marina ci sono più di due milioni di virus”, ha spiegato lo scienziato russo, “alcuni medici poco preparati li chiamano virus non patogeni, ma esistono i virus non patogeni? Il virus non può vivere altrove tranne che dentro una cellula. Con la mia scoperta i virus vengono cancellati al cento per cento. Con tanti benefici".

Carboni, l’imprenditore sardo coinvolto in diversi processi importanti della storia d’Italia negli ultimi quarant’anni, non accetta di essere chiamato promotore: “Il mio merito è quello di essere amico di Viktor Petrik e di averlo convinto ad aprire in Sardegna un’industria di questo prodotto che salva milioni e milioni di vite umane, oltre che portare lavoro e l’attenzione del mondo verso la Sardegna. Interessa l’abbattimento dell’arsenico”.

A proposito dei processi che lo hanno visto come protagonista, Carboni invece ha detto: "Fanno parte del passato e qualcosa anche del presente, come quello sulla  P3: non dico che non mi preoccupa, tutto preoccupa. Ma qualunque cosa mi si attribuisca, debbo dimostrare che si sono sbagliati:  esistono anche quei magistrati che si soffermano su quelle che sono cause ed effetti”.