CAGLIARI. Chiunque abbia passeggiato nelle strade dei quartieri del centro storico, soprattutto a Castello e Stampace, le ha sempre avute sotto gli occhi. Ma quanti sanno a cosa servano - o meglio: servissero - quelle protuberanze alla base degli angoli delle strade più strette e meno frequentate? Colate di malta, in genere. Per avere la risposta bisogna tornare indietro nel tempo, di secoli, a quando Cagliari era una città senza illuminazione pubblica. E pericolosa, per la presenza di malintenzionati e rapinatori.
Gli angoli bui erano un ottimo nascondiglio per cogliere di sorpresa le vittime predestinate. Così vennero realizzati quei manufatti, che hanno preso il nome di gobbe anti-bandito: impedivano il nascondiglio. Si trovano anche a Venezia, dove sono chiamate pissotte. Si pensa anche che potessero servire per evitare che qualcuno facesse i propri bisogni sulla pubblica via (in un angolo nascosto), vista la loro conformazione "respingente". Per maggiori informazioni leggi qui il dettagliato articolo di Simone Raspino.
Cagliari, ecco la storia delle gobbe anti-bandito nel centro storico
- Redazione