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"Maltrattata dai sardi in vacanza": la lettera della turista milanese

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CAGLIARI. "Stanca e amareggiata dal trattamento che mi hanno riservato i locali. Questo fanno i sardi, maltrattare la gente come me dopo tanti anni di presenza affettuosa nell'Isola". È un duro attacco alla Sardegna quello lanciato da una turista milanese, in una lettera inviata alla rubrica del Corriere seguita da Beppe Severgnini. "Io e i miei familiari siamo innamorati e rispettosi dell'Isola - spiega la donna - passo la mia estate lì da 40 anni". Eppure non risparmia le critiche per quello che - secondo lei - è cambiato nel corso degli ultimi anni: "Manutenzioni commissionate da un anno con l’altro non eseguite o mal eseguite, totale incapacità di assumersi responsabilità, appuntamenti non rispettati, ricevute e fatture inesistenti. Se non ci vogliono perché non ce lo dicono chiaramente? Per non parlare delle spiagge, una volta libere e paradisiache, brutalizzate da lettini, ombrelloni, pedalò e moto d’acqua. Città una volta affascinanti come Santa Teresa di Gallura o Alghero sono diventate dei luna park giorno e notte, perdendo totalmente identità e personalità".

Ma non tarda ad arrivare la risposta a quella lettera di insulti. "Meno pregiudizi", scrive un'altra lettrice. "Dai sardi noi non abbiamo mai ricevuto affronti o scortesie. Anzi, sapendo che siamo 'foresti' si fanno un punto d'onore a darci un servizio migliore o ad ascoltare il nostro parere, proprio perché diverso dal loro". E alla fine dà un consiglio all'autrice della lettera: "Il prossimo anno, cerchi di voltare pagina e si adegui lei alla Sardegna". 

E Severgnini commenta: "Non sta trasformando una brutta esperienza individuale in un drastico giudizio universale (anzi, regionale)? A me, in 45 anni, non è mai successo niente del genere".