NAPOLI. Un attacco una volta lo costrinse a uscire fuori dal campo: vedeva tre, quattro volte lo stesso compagno di squadra. Successe quando giocava al Milan. Allora Rino Gattuso scoprì di soffrire di una malattia autoimmune agli occhi. Si chiama miastenia: i muscoli volontari si indeboliscono, si affaticano rapidamente e non rispondono più. Ringhio ce l'ha all'occhio: "Ma tranquilli, ne soffro da dieci anni. Questa è la terza ricaduta. Non sto morendo".
Il mister del Napoli ne ha parlato al termine della partita pareggiata con il Torino. Gattuso ha anche colto l'occasione. Ha voluto mandare un un messaggio sociale: "Voglio fare un appello a tutti i ragazzini che soffrono quando hanno qualcosa di strano e non si vedono belli allo specchio", ha detto, "La vita è bella e bisogna affrontarla senza nascondersi. I miei ragazzi hanno sofferto in questi giorni nel vedermi così. Ho sentito in giro dire che sono morto, che ho un mese di vita. State tranquilli che non muoio, sono vivo. Ho una malattia immune, si chiama miastenia, ringrazio i medici che mi curano. Sono dieci anni che ci soffro, è la terza volta che mi succede, questa volta mi ha preso forte. Passerà, l'occhio tornerà a posto".
E ancora: "Non sono bello da vedere ma tranquilli passerà anche questo. Ho sofferto, vedo doppio da un occhio, è difficile anche stare in piedi. Solo un matto come me può stare in piedi con questo problema. Non mi piace avere momenti così, io voglio essere sempre cazzuto, sempre sul pezzo. Devo accettarlo perché c'è di peggio nella vita. Faccio quello che mi piace, che è la mia vita. E se un giorno devo decidere come andarmene, voglio farlo dove ho trascorso una vita. In mezzo al campo".