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"Errori nei sottotitoli di The Last Dance", e la traduttrice sarda chiede scusa: "Spero di non deludervi"

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CAGLIARI. Gli appassionati di basket non aspettavano altro. La nuova docu-serie su Michael Jordan, "The Last Dance", non poteva che essere un successo. I primi quattro episodi, pubblicati su Netflix a cadenza settimanale (due alla volta), hanno tenuto incollati milioni di fan in tutto il mondo, anche in Italia. Ma è proprio da qui che è partita, pochi giorni fa, l'ondata di segnalazioni degli utenti su alcuni errori di traduzione nei concetti tecnici di basket. A curare i sottotitoli in italiano è una giovane traduttrice sarda, Elisabetta Ulargiu, di Sassari, da anni nel mondo delle traduzioni per Netflix e Disney grazie alla "Deluxe Digital Entertainment", agenzia americana con cui collabora. 

Così, quando i primi appassionati hanno iniziato a lamentarsi di alcuni errori (termini tecnici che, secondo i più esperti, non erano stati tradotti correttamente nella versione italiana), lei non si è nascosta e, al contrario, su Twitter ha risposto a ogni commento, spesso chiedendo anche delucidazioni per non sbagliare una seconda volta: "Ragazzi sono la traduttrice dei sottotitoli - scrive la Ulargiu - A me piace il basket ma non ci ho mai giocato e ovviamente mi perdo delle cose". E poi si è scusata: "Mi spiace, non conoscevo il termine 'elbow' in questa accezione. Spero di non deludervi".

La traduttrice sarda confessa che lavorare a questa serie "è una bella responsabilità", ma l'onestà e l'educazione mostrata di fronte alle critiche di qualche utente, di certo, le hanno fatto fare un'ottima figura, anche agli occhi degli amanti della pallacanestro. È stata la nota pagina Facebook "La Giornata Tipo" a dedicarle così un post: "In The Last Dance c'è qualche errore di traduzione nei concetti tecnici di basket. All'ultimo, l'uscita del documentario, è stata anticipata da giugno ad aprile e ciò ha comportato, tra le altre cose, che determinate operazioni che richiedono tempo e studio, come la traduzioni, venissero fatte con rapidità. Al netto del fatto che forse, quando le tematiche sono molto tecniche (come nel caso dello sport), sarebbe sempre meglio avvalersi della consulenza di esperti del settore (ma magari non c'è stato tempo), Elisabetta è colei che fa i sottotitoli in italiano, e che ci ha scritto durante la messa in onda del primo episodio. Questo è stato il suo modo di porsi nei confronti di chi ha segnalato gli errori. Con educazione, rispetto, mettendoci soprattutto la faccia. Onore a lei. Complimenti davvero".