ROMA. Il lavoro? Le politiche europee? L'ambiente? I trasporti? No, non sono questi i temi al centro dell'interrogazione parlamentare presentata dal senatore Pd Gianni Pittella. Lui, con il collega Gaetano Quagliariello, chiede al ministro dello Sport "quali iniziative voglia intraprendere per assicurare a milioni di appassionati di calcio la regolarità e l’imparzialità del campionato di Serie A". Il motivo dell'iniziativa parlamentare? Il presunto rigore non concesso al Napoli contro l'Atalanta per l'altrettanto presunto fallo subito da Llorente. Addirittura l'arbitro Giacomelli, citato nel testo protocollato negli uffici di Palazzo Madama, si sarebbe "rifiutato in maniera provocatoria di ricorrere alla tecnologia del Var". E esplode la polemica: perché sì, lo sport è un business, ma chi ha eletto Pittella per presentare atti da chiacchiere da bar? Glielo chiedono in tanti, sul suo profilo Facebook, dove ha pubblicato l'interrogazione.
AL MINISTRO DELLO SPORT
Premesso
-che tra i compiti del ministero rientra l’attività istituzionale per la lotta alla manipolazione dei risultati sportivi nonché la promozione della lealtà come componente qualificante di ogni iniziativa sportiva;
-che in data mercoledì 30 ottobre alle ore 19 si è disputata la partita della decima giornata del campionato di calcio tra Napoli e Atalanta, rispettivamente quarta e terza in classifica;
-che al minuto 85’ il signor Piero Giacomelli, arbitro della partita, ha negato in maniera plateale un rigore alla squadra di casa, il Napoli, per il fallo di un difensore dell’Atalanta sull’attaccante Fernando Llorente, sul risultato di due a uno per il Napoli;
-che in maniera provocatoria il signor Giacomelli si è finanche rifiutato di ricorrere alla tecnologia della Var, Video Assistant Referee, introdotta nel campionato di calcio italiano nella stagione 2017-2018 per stroncare la piaga degli errori arbitrali e assicurare risultati puliti alle partite;
-che nello sviluppo della stessa azione l’Atalanta ha pareggiato;
-che alla fine della partita il Napoli è stato palesemente frodato perdendo due punti in classifica, scendendo al quinto posto;
-che alla fine della partita il signor Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli considerato tra i migliori del mondo per i risultati ottenuti in passato – scudetti e Champions League, la massima competizione europea, vinte con squadre allenate in Italia, Francia, Inghilterra, Spagna e Germania – ha detto: “Mi sento deluso e offeso nella mia professionalità”;
-che il signor Aurelio De Laurentiis, presidente della Società sportiva calcio Napoli ha accusato i vertici delle designazioni arbitrali: “Ci siamo stancati, senza di noi gli arbitri andrebbero a pelare le patate. Siamo stanchi di pagare questa classe arbitrale o credo che Nicchi e Rizzoli non svolgano al meglio il loro lavoro. Io come gli altri presidenti finanzio il calcio italiano, gli arbitri e la FIGC, abbiamo quindi il diritto di essere ascoltati";
-che due ore più tardi durante la partita Juventus-Genoa veniva assegnato alla squadra di casa, all’ultimo secondo della partita, al 95’, un rigore meno evidente di quello negato a Napoli;
SI CHIEDE
Quali iniziative voglia intraprendere per assicurare a milioni di appassionati di calcio la regolarità e l’imparzialità del campionato di Serie A