PAULILATINO. Cinquant'anni di storia del rock ripercorsi in una serata al teatro Grazia Deledda di Paulilatino con il “Woodstock legacy 1969 – 2019” previsto per il 13 dicembre dalle 20. Un evento di portata internazionale, organizzato dalla Fondazione Teatro Grazia Deledda in collaborazione con il Teatro Instabile e il patrocinio della Fondazione Sardegna. Poche ore e ancora pochi biglietti rimasti per avere l’occasione di vedere insieme sul palco alcuni tra i migliori strumentisti al mondo: da Uli Roth degli Scorpions a Graham Oliver e Paul Quinn dei Saxon e Mario Schilirò, storico chitarrista di Zucchero. Tra gli ospiti anche il sassofonista Amedeo Bianchi e il gruppo sardo belga Arthmony.
Sarà Uli Roth, noto chitarrista degli Scorpions, ad aprire la serata con ”The Star-Spangled Banner”, l’inno americano suonato con la chitarra elettrica in distorsione, così come fece Jimi Hendrix alla chiusura dell’iconico festival sul palco del ’69. La serata proseguirà con esibizioni del gruppo sardo-belga Arthmony accompagnati da turnisti di livello assoluto come Amedeo Bianchi e Mauro Borsetti. Sarà poi il momento di Mario Schilirò, storico chitarrista di Zucchero, anche lui con un omaggio a Jimi Hendrix e che successivamente si unirà ad Amedeo Bianchi e a Beppe Dettori.
Il programma poi procederà verso un finale in crescendo: suoneranno Graham Oliver e Paul Quinn dei Saxon che insieme proporranno alcune delle canzoni più famose della band metal inglese. Saranno poi raggiunti sul palco da Roth e verranno rivisitati sei brani degli Scorpions: In trance, We’ll burn the sky, All night long, Sails of Charon, Fly to the rainbow e Pictured life. A concludere il set, ben 19 musicisti che suoneranno tutti insieme per salutare, con questo ultimo omaggio, i 50 anni di musica che sono nati sul palco di Woodstock
Tutto pronto per il "Woodstock legacy" in Sardegna: sul palco dagli Scorpions ai Saxon
- Silvia Cristofalo