CAGLIARI. È partito lo scorso 28 novembre con la prima data a Tokyo il tour in Giappone di Matteo Leone. Dopo l’uscita del suo disco d’esordio “Scattered house place” pubblicato a marzo, il sound country blues del musicista e polistrumentista sardo ha incontrato il Paese del Sol Levante. “Ci sono finito per caso”, racconta Leone, “il mio produttore Enrico Sesselego ha il vizio di ascoltare i messaggi vocali con il vivavoce, nel frattempo che ne ascoltava uno mio, a fianco a lui si trovava un promoter italiano, Lorenzo Giannaccini della Takumi Music, che lavora in Giappone. Sentendo la mia voce, si è incuriosito e così ha chiesto più informazioni su di me. Gli ho mandato il disco, ed eccomi qua”.
Una casualità capitata più di un anno fa che in questi giorni l’ha portato a suonare nei locali di diverse città attorno al monte Fuji. Cinque date in totale a partire dalla capitale passando per Kofu, Fujinomiya, Izunokuni e per concludersi poi a Mishima, dove ci sarà una grande jam session blues e country. Come racconta Leone, nel suo percorso ha incontrato luoghi suggestivi e persone sempre molto gentili e generose. “Il pubblico giapponese è molto particolare, non ha vie di mezzo, può andare male come alle stelle”, spiega, “ma sono andati tutti pazzi per la cigar box, volevano tutti la foto e fare finta di usarla”. Un’esperienza ricca di emozioni per il one man band di Cussorgia, e sicuramente di forte ispirazione per le produzioni future.