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Floris entra nel cuore dei "Banditi a Orgosolo": un libro racconta il film

 

 

CAGLIARI. "Un capolavoro indiscusso":  così  Martin Scorsese ha definito il film "Banditi a Orgosolo" di Vittorio De Seta. Questa è solo una delle citazioni contenute nel libro di Antioco Floris, pubblicato da Rubettino Editore, dedicato al lungometraggio girato in Barbagia.

Il libro è stato presentato alla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari,. Sono intervenuti il critico cinematografico e regista Sergio Naitza, il giornalista Gianni Filippini, il direttore della Cineteca sarda Antonello Zanda e la docente di sociologia del diritto Michelina Masia. Floris, docente di cinema all'Università di Cagliari, ha svolto una ricostruzione del processo creativo della pellicola: dal riordino dei documenti che testimoniano le origini del lungometraggio, al ragionamento sul linguaggio adottato da De Seta, fino a prendere in esame il processo culturale che si è sviluppato quando il film ha incontrato il suo pubblico, per arrivare alle critiche ricevute dagli addetti al mestiere dell'epoca.
 
Un lungo lavoro nato proprio da una richiesta del regista palermitano durante lunghe conversazioni e che rispetta le sue volontà, ovvero, realizzare un libro per la formazione, uno strumento per gli studenti e registi che si avvicinano per la prima volta al cinema. 
Il lungometraggio uscito nel 1961 - lo stesso anno in cui ha vinto il premio miglior opera prima alla Mostra del cinema di Venezia - oggi è diventato un classico e un punto di riferimento per molti registi attuali, sardi e non solo.