CAGLlARI. Un telepredicatore turco e musulmano che durante le sue trasmissioni si circondava di donne prosperose in abiti discinti, appena arrestato assieme a quelli che sembra siano i membri di una setta. Succede in Turchia. Ma qualcuno, da Cagliari, aveva da tempo visto che qualcosa, più di qualcosa, non andasse in Adnan Oktar - questo il nome del santone ammanettato - : a svelare i retroscena sul personaggio balzato agli onori delle cronache è, dalla Sardegna, il gran maestro della Gran Loggia d'Italia Umsoi Gian Franco Pilloni.
Indossando, di rigore, tutti i paramenti massonici anche nelle immagini del suo profilo Facebook, Pilloni aggiorna spesso sui social sulle sue attività legate all'Istituzione. E stavolta ha deciso di raccontare come, già prima della giustizia turca, avesse smascherato Oktar. Espellendo dalla Massoneria un soggetto che non poteva farne parte, così come Armandino Corona aveva fatto con Gelli prima di lui.
Così dà la notizia dell'arresto di Oktar: "Personalmente e istituzionalmente avevo preso le distanze due anni fa, avendo avuto una informativa confidenziale da parte dei servizi segreti Turchi, i quali mi informavano di ciò che era la vera vita di questo squallido personaggio. Non ho avuto neanche bisogno di visionare i documenti che gli amici dei servizi mi hanno fornito, avevo immediatamente chiesto spiegazioni all’interessato, il quale molto imbarazzato mi rispondeva vagamente, infatti ho subito firmato un decreto di espulsione con alto disonore in quanto ritenuto persona indegna di appartenere alla nostra Nobile Istituzione". Che, tradotto per i profani, è la massoneria. Non solo: Pilloni aggiunge che era stato lui stesso ad avvertire i fratelli americani delle anomalie nel comportamento del turco, così anche loro lo avevano espulso.
Ma chi è Adnan Oktar? Oggi è stato al centro di una maxi operazione in Turchia che ha portato all'esecuzione di 235 mandati di cattura, condotti in 5 province, secondo l'agenzia Anadolu. Oktar è stato arrestato nella sua lussuosa villa - dove hanno sede anche gli studi della tv satellitare A9, da cui trasmetteva il suo show nel quale "univa sermoni e donne discinte e siliconate", secondo la ricostruzione degli inquirenti. Le accuse sono di associazione a delinquere, frode e violenza sessuale. Nel compound sono stati trovati un deposito di armi e veicoli blindati.
"Il personaggio era molto potente", spiega ancora Pilloni, per sottolineare l'importanza della scelta di allontanarlo ben prima dello scandalo, "non prese bene la mia decisione, andò in una delle sue Tv e per mesi non fece altro che buttare fango su di me e la massoneria. In diretta fece una farsa, strappò il decreto che il Supremo Consiglio le rilascio, naturalmente giorni dopo che fu per lui firmato da noi il decreto di espulsione. Le accuse sono molto brutte, vanno dal sequestro di persona, violenza sessuale (anche su minori) traffico d’armi, riciclaggio e spionaggio anche quello militare. Personaggio squallido, pessimo, ma come si usa dire Giustizia è fatta, sarà una grande gioia per tutte quelle ragazze che teneva segregate". L'occhio di Pilloni aveva visto più lungo della giustizia ordinaria turca.