GERUSALEMME. Cinquanta secondi di ritardo dal vincitore di tappa e maglia rosa in carica Tom Dumoulin. L’esordio di Fabio Aru nell’edizione 101 del Giro d’Italia non è certamente da ricordare: il suo tempo di 12’52” non è il peggiore tra i favoriti per la corsa rosa, ma peggio di lui ha fatto solo il colombiano Lopez (Astana, 12’56”). Va detto che il villacidrese non ha mai brillato a cronometro, ma il percorso tortuoso di Gerusalemme ha messo in difficoltà anche il grande protagonista della vigilia, Chris Froome (Sky), caduto nella ricognizione è giunto al traguardo con il tempo di 12’39”. Il tempo dell’australiano Rohan Dennis (12’04”) ha retto fino all’arrivo del campione in carica, Dumoulin, che ha chiuso con due secondi di vantaggio. “Oggi è andata così, ci sono ancora 20 giorni impegnativi. Bisognava stare attenti alle curve, la bici non teneva benissimo nelle curve”, ha detto un deluso Aru ai microfoni della Rai al termine della tappa.
