ROMA. È morto all'età di 92 anni il leggendario tennista italiano Nicola Pietrangeli, considerato fra i dieci migliori tennisti del mondo fra il 1957 e il 1964. 

La carriera agonistica di Pietrangeli è stata segnata da numeri incredibili: 67 titoli complessivi, 44 in singolare, e due vittorie al Roland Garros (1959 e 1960), il torneo che consacrerà il tennista nel pantheon mondiale. Sul rosso parigino, il suo rovescio a una mano, elegante e incisivo, diventò celebre: giornalisti come Gianni Clerici lo definivano "indecifrabile", capace di passanti e variazioni di ritmo che lasciavano spesso gli avversari senza risposta.

Le vittorie agli Internazionali d'Italia - sette in totale - e tre titoli a Monte Carlo confermano la sua supremazia sulla terra battuta. Pietrangeli, pur non essendo mai stato un grande attaccante, sorprendeva per la capacità di combinare difesa e attacco, trasformando ogni scambio in una lezione di tecnica. Nei tornei internazionali, affrontò campioni come Rod Laver e Roy Emerson, sfidando i più grandi senza mai perdere la compostezza.